Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Decreto Scuola, introducendo significative novità nel panorama dell’istruzione secondaria.
Tra le principali misure, si segnala la sostituzione dell’acronimo PCTO con la nuova denominazione “Formazione Scuola-Lavoro”, volta a rendere più chiara e immediata la finalità del percorso integrato tra didattica e esperienza professionale.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato come la precedente terminologia risultasse poco accessibile per le famiglie e gli studenti, evidenziando la necessità di una definizione più trasparente e attrattiva.
La struttura dei percorsi rimane invariata, così come il monte ore previsto: 90 ore per i Licei e 150 per gli Istituti Tecnici.
La nuova denominazione rappresenta l’ultima tappa di un processo avviato con la legge n. 107/2015 (“Buona Scuola”), che aveva introdotto l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro. Successivamente, la legge n. 145/2018 ha ridotto il monte ore e modificato la nomenclatura in PCTO. Il decreto attuale non interviene sulla quantità di ore, ma ne ridefinisce l’identità comunicativa.
Il modello 4+2 entra a regime nell’istruzione tecnica e professionale
Il provvedimento introduce inoltre l’istituzionalizzazione del modello formativo 4+2, già sperimentato con successo da circa 10.000 studenti. Tale percorso consente il conseguimento del diploma in quattro anni, seguito da due anni di formazione presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS). L’obiettivo è rafforzare il collegamento tra scuola e mondo produttivo, promuovendo itinerari formativi più flessibili e orientati alle competenze richieste dal mercato del lavoro.